In questi giorni di ripartenza e rivendicazioni di ritorno “ alla normalità”, ho ripensato al Paradosso del lampione di Watzlawick.
Eccolo
“Sotto un lampione c’è un ubriaco che sta cercando qualcosa. Si avvicina un poliziotto e gli chiede che cosa abbia perduto. ‘La mia chiave’, risponde l’uomo, ed entrambi si mettono a cercarla. Dopo aver guardato a lungo, il poliziotto chiede all’uomo ubriaco se è proprio sicuro di averla persa lì. L’altro risponde: ‘No, non qui, là dietro; solo che là è troppo buio’” (Watzlawick)
La prima volta che lo lessi sentì che avrei dovuto contare fino a 10 prima di trarre conclusioni .. Conoscete tutti quella sensazione che, se ascoltata, ti dice : “ Ferma lì! 1,2,…3 prenditi un attimo e non arrivare alle solite conclusioni affrettate !
In effetti ancora oggi credo che questo paradosso abbia più di una lettura.
Cosa intendeva comunicarci Watzlawick? Proviamo a capirlo insieme.
Ogni volta che ci troviamo ad affrontare un problema (la chiave) tendiamo a mettere in atto strategie già conosciute (lampione) che sono lì a disposizione nel nostro archivio mentale e che ci fanno sentire al sicuro, nonostante sappiamo che non produrranno effetti.
E’ facile capire che non troveremo lì la nostra “chiave”, rischiando pertanto di non risolvere il problema.
Continuando ad agire secondo schemi sicuri, il rischio è di rimanere agganciati ad un passato che non ha più ragione di essere, di disperdere inutilmente le nostre energie, come i criceti nella ruota.
Perché quindi non pensare di uscire dalla zona di comfort e di cercare la chiave nel posto giusto? Perché non sperimentare modalità inedite e nuove strategie, addentrandosi con coraggio e nuova energia in territori inesplorati e bui?
L’audacia del cambiamento potrebbe consentirci anche di vivere in pienezza questa fase di ripartenza post quarantena , caratterizzata da disorientamento e desiderio irrefrenabile di normalità.
Continuando ad ostinarci nel fare ricorso a strumenti di esperienze del passato, il rischio è di rimanere congelati in una realtà immaginata e non quella nella quale ci troviamo a vivere in questo momento.
Che ne dite di lasciare andare il vecchio e provare ad uscire dagli schemi?